1 luglio 2016. - In tale data la Congregazione delle Cause dei Santi ha emesso il Decreto di Validità della Causa di beatificazione del Servo di Dio Raffaele Gentile. Ora si passa alla costruzione della Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis

mercoledì 10 luglio 2013

12. MODELLO DI COMPORTAMENTI CRISTIANI IN UNA SOCIETÀ VIVACE DEL SUD


A venti anni iniziai l’attività lavorativa presso la struttura della Cassa Mutua dei Coltivatori Diretti ed ebbi così l’opportunità di conoscere la personalità del dott. Gentile nei suoi modi e comportamenti. Apprezzai il suo modo di accogliere e la pronta disponibilità verso l’utenza che si rivolgeva alla Mutua, fiduciosa di essere curata nel modo migliore. Gli assistiti erano contadini e agricoltori provenienti da campagne e paesi della provincia. In quegli anni si presentavano in condizioni primordiali. Pochi acquedotti e fognature, illuminazione pubblica lacunosa nelle zone rurali, igiene inadeguata, con scarsissimo alfabetismo (per la strada esibivano incerti un foglietto con l’indirizzo della Struttura dove dovevano recarsi).

Il dottore Gentile era particolarmente attento allorché fiduciosi portavano i loro bambini per una diagnosi tranquillizzante e l’indicazione delle medicine da assumere. Da lontano notavo pazienza e dolcezza e accoglieva senza burbanza infondendo fiducia, serenità, sicurezza. Forse gli ammalati scorgevano per la prima volta un medico in camice bianco che incuteva soggezione che spariva gradualmente per le parole semplici che Gentile usava per spiegare la diagnosi, il tipo, le qualità ed efficacia delle medicine così confortando ed assicurando.

Per la verità Egli appariva ai malati ed anche a noi stessi non un direttore sanitario ma un amico, un confidente anche se il suo sorriso era lieve e la parola sommessa. La sua scrivania era colma di carte ed anche i suoi cassetti da cui traeva scatole e scatoline e flaconi ed altro che con mano discreta dava a chi appariva bisognoso. Non era un burocrate della salute, ma una persona affidabile e aperta come il vicino di casa. Talvolta gli proponevano problemi estranei alla salute ma anche a queste confidenze cercava di rasserenare.

San Giuseppe Moscati
Persona di riferimento per lui era Giuseppe Moscati attingendo alle sue virtù e soprattutto alla generosità nel dare ai dolenti serenità e fiducia. In qualche modo era anche medico dell’anima. Lo stesso stile di vita professionale manifestava con il personale tanto da ridurre le distanze e il nostro non era un “ufficio”, ma una comunità operosa ed cooperante.

Il dott. Gentile aveva una grande fede religiosa ed era praticante senza ostentazione di rango. Era un uomo vero, parco, sobrio. Quando appariva assorto pregava. La sua dedizione era rivolta a persone in difficoltà e questo comportamento era espressione di generosa assistenza ed il suo modo di parlare con i malati ed il loro familiari era caratterizzato da un linguaggio semplice e chiaro espresso sottovoce e con il capo leggermente inclinato.

Stimolato dai colleghi e da persone competenti una volta, in una circostanza particolare, con modestia mi confidò che oltre l’Università e le corsie ospedaliere aveva imparato molto dal servizio compiuto per molti anni nel pronto soccorso.

in una riunione politica
Si dedicava anche alla politica, quella pulita, amministrativa e locale, finalizzata a ridurre il bisogno, lo sfruttamento, con grande valenza cristiana.

Per lui i pazienti non erano contadini o massaie, ma “persone” a cui tendere la mano. Tutto considerato, ponendo in evidenza quanto ho visto e vissuto, ritengo alto e profondo l’apostolato che si sprigionava dal suo essere e con sicurezza, consapevole della inadeguatezza del mio dire, posso definirlo un cristiano autentico e profondamente preso dai valori della religione. Esplicitava questa adesione nella quotidianità ma con spirito eroico richiamando il messaggio evangelico.
Nietta Santoro Mulè
Socia Associazione Volontariato
A.V.U.L.S.S. Catanzaro

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