Terzo Convegno – Catanzaro, Palazzo Arcivescovile, Aula Sancti Petri, 24 novembre 2012
La famiglia Gentile con Mons. Cantisani e Milito e parte dei relatori |
BLOG su Raffaele Gentile CONVEGNI su Raffaele Gentile BIOGRAFIA di Raffaele Gentile
Racconta il signor Domenico Fabiano in "Una vita per amore II", pag. 200-201:
"Era una sera di profondo inverno e su Catanzaro imperversava uno scrosciante e continuo temporale, e mi trovavo ad attraversare il Corso Mazzini a bordo della mia scassata Fiat Topolino, quando intravidi il Dott. Gentile che camminava speditamente sotto la pioggia. Mi fermai e lo feci salire in macchina e, naturalmente, gli domandai dove doveva andare. Mi rispose: “A visitare una vecchietta”. Lo accompagnai ed entrai con Lui in un tugurio illuminato da uno dei vecchi lumi a petrolio, dove scorsi una vecchietta magrissima che, come descrive in una poesia il grande Totò, “campava ppe ffa dispiettu a morte”, a cui faceva compagnia una sua nipote. Dopo averla visitata, tirò fuori dalla Sua borsetta degli attrezzi, alcune medicine e spiegò alla nipote come e quando utilizzarle. Subito dopo, prima di assicurare che sarebbe passato l'indomani, infilò la mano nella tasca ed estrasse delle monete che consegnò alla signorina raccomandandole di comprare della carne ed altro per alimentare la nonna. Io rimasi colpito da tale gesto e dentro di me pensai: “Chissà quanti di questi gesti e a quante altre persone avrà fatto lo stesso!”. Da ciò ritengo che si possano trarre le conclusioni di quale umanità ed altruismo è stata permeata la vita di questo indimenticabile, più che amico, fratello”.
1. La salus - RAFFAELE GENTILE – Riflessione di Mons. Francesco Milito
2. La salus - RAFFAELE GENTILE – Riflessione del Dr. Federico Bonacci Video su Gloria.tv
3. La salus - RAFFAELE GENTILE – Riflessione di Mons. Giuseppe Silvestre Video su Gloria.tv
5. La salus - RAFFAELE GENTILE – Riflessione del Dr. Antonio Nania Video su Gloria.tv
6. La salus - RAFFAELE GENTILE – Riflessione del Dr. Franco Cimino Video su Gloria.tv
7. La salus - RAFFAELE GENTILE – Riflessione di Mons. Antonio Cantisani Video su Gloria.tv
Breve profilo del Dr. Raffaele Gentile
La Chiesa di Catanzaro-Squillace dal 2004, anno della sua morte, ha posto una particolare attenzione alla figura esemplare del signor Raffaele Gentile, sposo e padre esemplare, medico, giornalista, politico, insegnante, scrittore, fondatore dell’Associazione dei medici Cattolici di Catanzaro e Presidente diocesano dell'Unione Uomini di azione cattolica. Per approfondire la sua esistenza esemplare, in vista della possibile apertura della causa di beatificazione, sono stati editi due volumi con titolo significativo: Una vita per amore – Dr. Raffaele Gentile - Vol. I Il pensiero, - Vol. II Le testimonianze. Dal 2010 opera un Comitato scientifico e organizzatore di Studi e Ricerche “Raffaele Gentile”, di cui è presidente l’Arcivescovo emerito Mons. Antonio Cantisani. Già sono stati svolti tre convegni: Tra memoria e profezia, Humanitas, Salus, cui seguirà Civitas.
Le ricerche e la fama di santità del dottore Gentile sono tali che presto potrebbe essere avviata la Causa di beatificazione.
Nato a Gemona del Friuli il 28 novembre 1921, morto a Catanzaro il 18 dicembre 2004, il dottore Raffaele Gentile è stato un medico che nelle azioni e nelle opere è apparso come un profeta che ha servito Cristo nei poveri e nei derelitti: con grande disponibilità e con animo sensibile e caritatevole ha consolato e curato i malati. Girava per Catanzaro in maniera infaticabile con la sua auto, per assistere i suoi ammalati e offrire loro una speranza di guarigione. Di lui ha affermato l’attuale presidente dell’Associazione dei Medici cattolici, Dott. Federico Bonacci: “Il sentimento religioso non è stato da Raffaele Gentile vissuto in una dimensione intimistica, relegato nella sfera del privato, ma la Fede ha permeato la sua esistenza, non solo improntandone l’agire professionale, ma costituendo la linfa vitale dell’impegno sociale e politico”. Questo sentimento religioso si nutriva di Eucaristia, di devozione mariana, di Parola di Dio e di un senso vivo della Chiesa, segno sacramentale di Cristo per un mondo di verità e di giustizia. Il suo zelo di apostolo non è andato certamente a svantaggio del suo essere medico: ha ricoperto incarichi di vertice per circa 50 anni, in molteplici settori della sanità pubblica e del privato no profit (Ospedale, I.N.P.S., Croce Rossa Italiana, opera Pia In Charitate Christi), con impegno costante e profondità dottrinale, e ha ricevuto da più parti riconoscimenti, anche a livello nazionale. Nel secondo dopoguerra, in un’epoca in cui la sanità non era alla portata di tutti, Raffaele Gentile, vero angelo dei malati, svolgeva amorevolmente la sua professione medica nei popolosi quartieri del centro cittadino, pronto ad accorrere a ogni chiamata, a qualsiasi ora ed in qualunque circostanza, senza nulla pretendere in cambio, ricordando in questo il Santo medico Giuseppe Moscati, di cui era tanto devoto e a cui egli dedicò la sezione AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) di Catanzaro, da lui creata l'11 febbraio 1961 presso il Seminario Teologico "San Pio X" di Catanzaro e di cui fu primo Presidente sezionale fino la 1983.
Dal 1985 Presidente onorario. Quando gli altri si rifiutavano, quando il caso era difficile, quando il paziente non aveva possibilità di ricompensare il medico, egli prestava la sua opera e assistenza.
A nove anni dalla sua morte tanti catanzaresi di tutte le estrazioni sociali ancora lo ricordano con affetto e devozione come un professionista cristiano che ha vissuto la sua vocazione alla santità nell’umile e attento servizio agli umili, in famiglia come sposo fedele e padre affettuoso e nella Chiesa, da figlio devoto, mettendosi al suo servizio nelle diverse mansioni a lui assegnate.
Le ricerche e la fama di santità del dottore Gentile sono tali che presto potrebbe essere avviata la Causa di beatificazione.
Nato a Gemona del Friuli il 28 novembre 1921, morto a Catanzaro il 18 dicembre 2004, il dottore Raffaele Gentile è stato un medico che nelle azioni e nelle opere è apparso come un profeta che ha servito Cristo nei poveri e nei derelitti: con grande disponibilità e con animo sensibile e caritatevole ha consolato e curato i malati. Girava per Catanzaro in maniera infaticabile con la sua auto, per assistere i suoi ammalati e offrire loro una speranza di guarigione. Di lui ha affermato l’attuale presidente dell’Associazione dei Medici cattolici, Dott. Federico Bonacci: “Il sentimento religioso non è stato da Raffaele Gentile vissuto in una dimensione intimistica, relegato nella sfera del privato, ma la Fede ha permeato la sua esistenza, non solo improntandone l’agire professionale, ma costituendo la linfa vitale dell’impegno sociale e politico”. Questo sentimento religioso si nutriva di Eucaristia, di devozione mariana, di Parola di Dio e di un senso vivo della Chiesa, segno sacramentale di Cristo per un mondo di verità e di giustizia. Il suo zelo di apostolo non è andato certamente a svantaggio del suo essere medico: ha ricoperto incarichi di vertice per circa 50 anni, in molteplici settori della sanità pubblica e del privato no profit (Ospedale, I.N.P.S., Croce Rossa Italiana, opera Pia In Charitate Christi), con impegno costante e profondità dottrinale, e ha ricevuto da più parti riconoscimenti, anche a livello nazionale. Nel secondo dopoguerra, in un’epoca in cui la sanità non era alla portata di tutti, Raffaele Gentile, vero angelo dei malati, svolgeva amorevolmente la sua professione medica nei popolosi quartieri del centro cittadino, pronto ad accorrere a ogni chiamata, a qualsiasi ora ed in qualunque circostanza, senza nulla pretendere in cambio, ricordando in questo il Santo medico Giuseppe Moscati, di cui era tanto devoto e a cui egli dedicò la sezione AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) di Catanzaro, da lui creata l'11 febbraio 1961 presso il Seminario Teologico "San Pio X" di Catanzaro e di cui fu primo Presidente sezionale fino la 1983.
Dal 1985 Presidente onorario. Quando gli altri si rifiutavano, quando il caso era difficile, quando il paziente non aveva possibilità di ricompensare il medico, egli prestava la sua opera e assistenza.
A nove anni dalla sua morte tanti catanzaresi di tutte le estrazioni sociali ancora lo ricordano con affetto e devozione come un professionista cristiano che ha vissuto la sua vocazione alla santità nell’umile e attento servizio agli umili, in famiglia come sposo fedele e padre affettuoso e nella Chiesa, da figlio devoto, mettendosi al suo servizio nelle diverse mansioni a lui assegnate.
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